Il trattamento con Vasopressina, Epinefrina e corticosteroidi migliora la sopravvivenza nell’arresto cardiaco refrattario


Dati ottenuti in modelli animali di arresto cardiaco mostrano un miglioramento della sopravvivenza a lungo termine dopo trattamento combinato Vasopressina e Epinefrina.
Nell’arresto cardiaco i livelli di corticosteroidi sono relativamente bassi durante e dopo la rianimazione cardiopolmonare.

Ricercatori dell’Università di Atene, in Grecia, ha ipotizzato che il trattamento combinato con Vasopressina ed Epinefrina e una supplementazione di corticosteroidi durante e dopo la rianimazione cardiopolmonare potrebbe migliorare la sopravvivenza nell’arresto cardiaco refrattario in ambito ospedaliero.

È stato condotto presso un singolo Centro uno studio prospettico, randomizzato, in doppio cieco, placebo-controllato, che ha coinvolto 100 pazienti con arresto cardiaco che necessitavano di un trattamento con Epinefrina in base alle attuali linee guida di rianimazione.

I pazienti hanno ricevuto Vasopressina ( 20 UI per ciclo di rianimazione cardiopolmonare ) più Epinefrina ( 1 mg per ciclo di rianimazione ) ( gruppo di studio: n=48 ) oppure placebo più Epinefrina ( 1 mg per ciclo di rianimazione ) ( gruppo controllo: n=52 ), per i primi 5 cicli di rianimazione dopo la randomizzazione, seguiti da ulteriore Epinefrina se necessario.

Nel primo ciclo di rianimazione, i pazienti del gruppo di studio hanno ricevuto Metilprednisolone 40 mg e i controlli hanno ricevuto soluzione salina ( placebo ).
Lo shock post-rianimatorio è stato trattato con Idrocortisone ( 300 mg al giorno per un massimo di 7 giorni con graduale diminuzione; 27 pazienti nel gruppo di studio ) o placebo ( 15 pazienti nel gruppo controllo ).

Gli end point primari erano il ritorno alla circolazione spontanea per 15 o più minuti e la sopravvivenza dopo le dimissioni dall’ospedale.

I pazienti del gruppo di studio hanno mostrato una maggior frequenza di ritorno alla circolazione spontanea rispetto ai controlli ( 81% vs 52%; P = 0,003 ), e una migliore sopravvivenza dopo le dimissioni dall’ospedale ( 19% vs 4%; P = 0,02 ).

I pazienti del gruppo di studio con shock post-rianimatorio hanno mostrato un aumento della sopravvivenza dopo dimissioni dall’ospedale rispetto ai corrispondenti controlli (30% vs 0%; P = 0,02 ), miglioramenti emodinamici e della saturazione venosa centrale di ossigeno, oltre a un numero più elevato di giorni liberi da insufficienza di organi.

Gli eventi avversi sono risultati simili nei due gruppi.

In questo studio clinico, il trattamento combinato di Vasopressina - Epinefrina e Metilprednisolone durante la rianimazione e Idrocortisone nello shock post-rianimatorio ha migliorato la sopravvivenza nell’arresto cardiaco refrattario in ambito ospedaliero. ( Xagena2009 )

Mentzelopoulos SD et al, Arch Intern Med 2009; 169:15-24


Cardio2009 Farma2009


Indietro

Altri articoli

La rianimazione cardiopolmonare ( CPR ) extracorporea ripristina la perfusione e l'ossigenazione in un paziente che non ha circolazione spontanea....


Le linee guida raccomandano la prevenzione attiva della febbre per 72 ore dopo l'arresto cardiaco. Mancano dati da studi clinici...


Allocare risorse per aumentare la sopravvivenza dopo un arresto cardiaco richiede che i sopravvissuti abbiano una buona qualità di vita,...


I biomarcatori di danno cerebrale rilasciati in circolo dall'unità neurovascolare lesa sono importanti strumenti prognostici nei pazienti con arresto cardiaco...


I dati sulla sopravvivenza a lungo termine oltre i 12 mesi dopo l'arresto cardiaco extraospedaliero ( OHCA ) per una...


I pazienti con arresto cardiaco extraospedaliero che rimangono in coma dopo la rianimazione iniziale sono ad alto rischio di morbilità...


Studi precedenti hanno suggerito che la Vasopressina e il Metilprednisolone somministrati durante l'arresto cardiaco in ospedale potrebbero migliorare gli esiti. Si...


I sopravvissuti in coma all'arresto cardiaco extraospedaliero hanno alti tassi di mortalità e gravi lesioni neurologiche. Le linee guida attuali...


L'infarto miocardico è una causa frequente di arresto cardiaco extraospedaliero. Tuttavia, i benefici dell'angiografia coronarica precoce e della rivascolarizzazione nei...


La gestione mirata della temperatura è raccomandata per i pazienti dopo un arresto cardiaco, ma le evidenze a sostegno sono...